Se è vero che la differenza la fanno gli uomini e le donne quando sono scelti per un compito ed un incarico, da troppi anni, bisogna dirlo, si concepisce il Ministero Pari Opportunità alla stregua di un "do ut des" politico, e lo si affida a figure che lo riducono, lo resettano in base alle proprie parziali esperienze, non consapevoli della sua importanza globale anche per la crescita e lo sviluppo armonico della società. Così, in questo breve tempo del ministero Idem abbiamo assistito ad una performance sartoriale sul mondo dello sport. Lo si poteva prevedere, una riduzione quasi ridicola, perchè se un atleta ha avuto un certo successo in quanto tale, non è necessariamente destinato al successocome politico. E lo abbiamo visto in queste ultime 72 ore. Una presenza nullificata da se stessa.Il Governo non è una canoa, nè un campo di calcio. Abbiamo assistito alla crescita in senso culturale e politico di una parlamentare come Lella Golfo che ha saputo, dopo 25 anni di militanza sul campo sociale e culturale, scrivere una Legge di rilievo storico e avrebbe potuto svilupparne il contenuto nel Ministero delle Pari Opportunità, con saggia e competente imparzialità. Ora se le deleghe saranno ridistribuite, avremo perso un ulteriore occasione.